Bernardino Bonzani e Carlo Ferrari sono una coppia anomala di fratelli che, nella loro diversità, sono l'esaltazione degli opposti. L'approccio con il pubblico non è mai semplice, soprattutto quando esistono dei conflitti fra gli attori, ancor peggio se l'altro attore è tuo fratello. Voglia di primeggiare, sgarbi reciproci, rancori familiari. Un rapporto difficile dunque e per questo, paradossalmente comico. Finalmente ci si accorda per fare lo spettacolo: di che si parla? Di fratelli naturalmente. Ecco allora il Rosso e il Nero che si improvvisano in una sorta di conferenza/varietà, in un delirante sproloquio dove dialoghi, battute, poesie, canzoncine e fuori programmi fanno da sfondo al significato di questa parola: fratelli. La carrellata è ritmata e corre veloce e simpatica, i Lumière, i Bandiera, i Cervi, ancora Qui, Quo, Qua, i tre porcellini, i Taviani, i pionieri dei volo, ed altri ancora. Insomma, la cosa migliore è ricordare tutti i fratelli celebri della storia, ma anche i contemporanei. Emblematico l'epilogo che è anche la sintesi dello spettacolo; la dimostrazione che siamo tutti quanti fratelli.